GEOSAT predispone, in conformità con i dettami della vigente normativa in campo ambientale, la documentazione tecnico-amministrativa necessaria e preventiva all'avvio delle operazioni di scavo.
La norma di cui al D.M. 10/08/2012 n. 161, "Disciplina dell'utilizzo delle terre e rocce da scavo - Criteri qualitativi da soddisfare per essere considerati sottoprodotti e non rifiuti" è da applicarsi ai soli cantieri soggetti a V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) e ad A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale).
Per tutti gli altri cantieri (tranne quelli autorizzati secondo il DM 161/2013 o per quei pochi cantieri ancora attivi ed autorizzati secondo l'art 186 del D.Lgs. 152/2006) si fa riferimento all' art. 41 BIS della Legge 98/2013.
In entrambi i casi non cambia il modus operandi da noi sempre adottato: il "Piano scavi" viene infatti redatto tenendo presente:
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gli aspetti qualitativi del materiale escavato;
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i volumi di scavo e di reinterro;
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l' idoneità dei luoghi di conferimento del materiale escavato;
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i cronoprogrammi relativi a tali operazioni;
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la tracciabilità dei materiali movimentati internamente ed esternamente al cantiere;
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la presenza di eventuali "riporti", storici o attuali;
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l'eventuale riutilizzo dei detriti di perforazione di pali , jet grouting, ecc;
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l'eventuale idoneità del materiale per specifici riutilizzi (p. es: aggregato cementizio, sottofondo stradale, riutilizzo in aree a verde, ecc.);
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l'idoneità tecnico-professionale ed autorizzativa delle imprese che svolgono le movimentazioni dei materiali di scavo.
Per quanto attiene la "tracciabilità" dei movimenti terra, abbiamo predisposto uno specifico applicativo su base GIS che viene utilizzato nei cantieri con movimentazioni terre ingenti e complesse: in pratica il programma permette di seguire i movimenti subiti dai materiali, conoscere chi li ha movimentati, ove sono stati scavati, quali analisi chimiche e geotecniche sono state effettuate per verificarne le proprie caratteristiche.
GEOSAT inoltre effettua, laddove richiesto o necessario, ed avvalendosi di moderni strumenti di calcolo automatizzato, le verifiche di stabilità dei fronti scavo sia ai fini della sicurezza di cantiere (DL 494/96), che relativi alla stabilità globale (NTC 2008).