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Video

ROTTURA FILTRO

Esempio di pozzo, in acciao inox, profondo oltre 150 m, di diametro 400 mm, con tratte filtranti (filtri a ponte) compresi a diverse profondità tra 50 e 140 m dal piano campagna. Ubicazione: alta pianura mantovana, al confine con la provincia di Verona. La videoispezione evidenzia una rottura del filtro a profondità di 55.80 m dal p.c., ed il conseguente  ingresso nel pozzo del dreno siliceo (granuli arrotondati ed uniformi) ed anche di clasti di ghiaia del terreno di incasso (granuli di dimensioni maggiori).Il dreno, insieme alla ghiaia del terreno di incasso, è via via entrato nel pozzo ostruendolo sino alla quota di rottura.

Vedasi anche filmato “Ghiaia nel filtro” (inerente il medesimo pozzo) e “Rottura filtro2” (relativo ad altro pozzo)


GHIAIA NEL FILTRO

La rottura del filtro a profondità di ca. 55.80 m (vedasi filmato “Rottura filtro” relativo al medesimo pozzo), ha comportato il “crollo” del tratto di dreno anulare soprastante la rottura, ed il successivo ingresso del ghiaietto costituente il filtro ed anche del terreno di incasso passanti e nella “maglia” derivante dalla rottura del filtro (successive operazioni di carotaggio e di ristrutturazione del pozzo eseguite da GEOSAT hanno permesso di verificare l’avvenuto ingresso anche di ciottoli sino a 18 cm di lunghezza, provenienti da un letto ghiaioso posto appena al di sopra del filtro e probabilmente caratterizzato da tipica “deposizione embriciata” fluviale).  L’ingresso del dreno e del terreno nel pozzo è stato aiutato dal richiamo operato dai filetti d’acqua effettuato dalla pompa, di notevole capacità (80 l/s) posizionata a profondità di ca. 50 m.  La pompa innesca inoltre il risucchio delle particelle fini e della sabbia (con serio danneggiamento della pompa stessa: dapprima con usura delle giranti, successiva diminuzione della resa del pompaggio, e possibile “grippaggio” della pompa).  Il sollevamento dei granuli del dreno e della sabbia che è entrata nel pozzo, sono ben visibili nella ripresa a profondità di 53.50 m, ove si vedono molti clasti incastrati nel “binario” dei filtri.


FILTRO PONTE

Spezzone di video ispezione effettuata in concomitanza del collaudo di pozzo idropotabile per acqua minerale, di diametro 400 mm. Si noti la perfetta geometria della tubazione di sfruttamento, caratterizzata da filtro a ponte, e la regolarità delle saldature su acciaio inox.


 

TUBAZIONE FORATA

Trattasi di pozzo idropotabile, diametro 114 mm, con tratte filtranti tra i 90 ed i 180 m di profondità, ubicato nella provincia di Torino. In questo caso si nota l’ingresso di acqua di falda superficiale (a -13.20), a causa di una rottura della tubazione del pozzo. L’ingresso di acque superficiali, che nel caso specifico presentano elevate concentrazioni di tricloroetilene e di altri solventi alifatici clorurati cancerogeni, ha costretto l’Ente gestore del pozzo ad escludere immediatamente il pozzo dalla rete idropotabile.  Grazie alla videoispezione è stato possibile progettare un idoneo intervento di recupero del pozzo, con esclusione dell’ingresso delle acque superficiali. Il pozzo è così tornato alla piena operatività a scopo idropotabile.


 

ROTTURA FILTRO 1

Esempio di pozzo, profondo ca. 120 e diametro 400 mm., in provincia di Genova, reso inutilizzabile a causa di una rottura del filtro a quota 45.50 e il conseguente ingresso di dreno e del terreno di incasso (prevalente sabbia). Tramite la video ispezione si è potuto notare la presenza di un flusso d’acqua in ingresso nel pozzo, a quota 45.60, appena al di sotto del “top” del materiale entrato nel pozzo. Il pozzo è stato riperforato e ritubato.


 

 

 

RECUPERO CANNULA

 La ripresa è stata effettuata allo scopo di aiutare gli operatori in una difficile operazione di completamento di un pozzo per acqua potabile, diametro 400 mm e profondo circa 300 m. Per inspiegabili motivi legati al cedimento di una morsa della macchina perforatrice, la tubazione di sfruttamento definitiva era “precipitata” raggiungendo il fondo del perforo. Ciò necessitò una serie di verifiche, effettuabili solo attraverso una video ispezione di qualità: innanzitutto si doveva verificare che, nella corsa verso il basso, la tubazione in acciaio inox non avesse subito rotture o schiacciamenti, ne’ che i filtri fossero stati strappati. Fortunatamente la video ispezione mise in evidenza l’assenza di schiacciamenti della tubazione, di rotture del fondello della tubazione (ciò probabilmente grazie all’ azione di attutimento effettuata dallo spesso strato di sabbia presente sul fondo del pozzo). Anche la meticolosa ispezione condotta sui filtri evidenziò l’assenza di danneggiamenti; fu invece verificato un danneggiamento nel filetto della canna di iniezione posizionata a fianco della tubazione definitiva e “precipitata” insieme alla tubazione di rivestimento.Dapprima venne effettuata la giunzione, tramite un “collare esterno” degli spezzoni dei tubi della colonna di sfruttamento, in acciaio inox, operazione relativamente facile, visto che colonna era sostanzialmente in asse con il foro.Terminata tale operazione, restava poi la necessità di effettuare il congiungimento della parte superiore (circa 35 m) con quella inferiore presente nel pozzo. Terminata questa operazione si doveva poi effettuare la giunzione della cannula di iniezione con lo spezzone superiore. Tale operazione, di per se’ assai complessa e ancora più difficile in quanto il filetto della cannula era stato strappato e danneggiato precipitando della tubazione, è stata agevolmente effettuata grazie alle immagini provenienti dal foro: il sondatore è stato guidato, passo passo, nelle operazioni di avvitamento dei due spezzoni di cannula.


 ROTTURA FILTRO 2

 La ripresa è stata effettuata allo scopo di aiutare gli operatori in una difficile operazione di completamento di un pozzo per acqua potabile, diametro 400 mm e profondo circa 300 m. Per inspiegabili motivi legati al cedimento di una morsa della macchina perforatrice, la tubazione di sfruttamento definitiva era “precipitata” raggiungendo il fondo del perforo. Ciò necessitò una serie di verifiche, effettuabili solo attraverso una video ispezione di qualità: innanzitutto si doveva verificare che, nella corsa verso il basso, la tubazione in acciaio inox non avesse subito rotture o schiacciamenti, ne’ che i filtri fossero stati strappati. Fortunatamente la video ispezione mise in evidenza l’assenza di schiacciamenti della tubazione, di rotture del fondello della tubazione (ciò probabilmente grazie all’ azione di attutimento effettuata dallo spesso strato di sabbia presente sul fondo del pozzo). Anche la meticolosa ispezione condotta sui filtri evidenziò l’assenza di danneggiamenti; fu invece verificato un danneggiamento nel filetto della canna di iniezione posizionata a fianco della tubazione definitiva e “precipitata” insieme alla tubazione di rivestimento.Dapprima venne effettuata la giunzione, tramite un “collare esterno” degli spezzoni dei tubi della colonna di sfruttamento, in acciaio inox, operazione relativamente facile, visto che colonna era sostanzialmente in asse con il foro.Terminata tale operazione, restava poi la necessità di effettuare il congiungimento della parte superiore (circa 35 m) con quella inferiore presente nel pozzo. Terminata questa operazione si doveva poi effettuare la giunzione della cannula di iniezione con lo spezzone superiore. Tale operazione, di per se’ assai complessa e ancora più difficile in quanto il filetto della cannula era stato strappato e danneggiato precipitando della tubazione, è stata agevolmente effettuata grazie alle immagini provenienti dal foro: il sondatore è stato guidato, passo passo, nelle operazioni di avvitamento dei due spezzoni di cannula.


 LIVELLO STATICO

Tubazione in acciaio inox, caratterizzato da saldature verticali ed orizzontali , di ottima fattura e relative ad una tubazione in acciaio inox diametro 600 mm. A quota -7.30 m viene identificato il livello statico; l’operatore provvede a digitare la scritta “livello statico a -7.30 m” che rimarrà pertanto sovraiscritta sul log di videoispezione che viene consegnato al Cliente.


SALDATURA

Spesso, in fase di collaudo, viene richiesta dalla D.L. l’effettuazione di video ispezione in modo da verificare l’esatta profondità dei filtri, l’assenza di schiacciamenti della tubazione e la corretta effettuazione di saldatura dei singoli spezzoni della tubazione. Nel video ci si sofferma su una saldatura, che risulta essere stata eseguita regolarmente ed in modo continuo (tubazione in acciaio inox, diametro 600 mm).


 

 TAGLIO CON RISUCCHIO

Trattasi di pozzo profondo circa 300 m, di diametro 114 mm, ed ubicato in provincia di Mantova,  con falda presente a partire da 130 m e dotata di una certo gradiente che porta il livello statico intorno ai 90 m.  La presenza di un taglio nella tubazione (tratta cieca) in corrispondenza di un terreno granulare con elevato indice dei vuoti (ghiaia grossolana e ciottoli, insaturi) porta alla fuoriuscita di un notevole quantitativo d’acqua che viene così sottratta alla captazione. 

 
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